I SACERDOTI DELLA PARROCCHIA DI SAN GIACOMO MAGGIORE

Don Severino e Don Flavio sono i sacerdoti della nostra parrocchia; ecco una loro breve presentazione

Il parroco, Don Severino Menegolo

Don Severino Menegolo è nato a Albaredo d'Adige il 6 novembre 1947. Dopo la maturità classica ha frequentato i 5 anni di teologia in seminario. L'ordinazione sacerdotale ad Albaredo d'Adige il 2 luglio 1972.

Ha svolto i seguenti incarichi:

- Dal 1972 al '77 curato alla parrocchia Angeli Custodi (stadio)

- Dal 1977 al '83 curato a Raldon

- Dal 1983 all'86 curato a Castelnuovo d.Garda

- Dal 1986 al 2000 parroco a Bolca e Sprea

- Dal 2000 al 2009 parroco a Cavalcaselle

Altri incarichi:

- Assistente provinciale scout zona Verona Est dal 1986 al 2000

- Assitente di gruppo scout a Peschiera dal 2002 al 2009

- Consigliere spirituale gruppo sposi END-vr 11 dal 1988

e per non parlare di Don Flavio....

La nostra parrocchia ha la fortuna di potersi avvalere anche della preziosa collaborazione di Don Flavio.

E' bello essere prete!

Tratto dall'omelia di S. E. Mons. Giuseppe Mani, Arcivescovo di Cagliari, per l’ordinazione sacerdotale del 15 - IX-2006

È bello essere prete! Sentirsi chiamare ogni mattina, ogni ora, ogni momento: "Vieni, seguimi". Sentirsi chiamare sempre con una sola parola "Amico",ed avere la certezza di potersi fidare di Lui perché ci racconta tutto quello che ha saputo dal Padre.

Sentirsi ripetere: "Fai questo in memoria di me" annuncia la mia Parola in tutto il mondo e fallo in memoria di me.

A chi perdonerai i peccati saranno perdonati: "Fallo in memoria di me". Prendi il pane, prendi il vino e ripeti "Prendete e mangiate, prendete e bevete questo è il mio corpo, questo è il mio sangue". Fallo "in memoria di me".

È bello essere come Gesù. Essere la Sua Parola. "Chi ascolta voi ascolta me". Essere profeti di salvezza. Essere con Lui luce del mondo, sale della terra. Essere il Suo cuore. Per questo vi ha chiamati alla verginità del cuore. Perché attraverso di voi potesse continuare ad amare ogni uomo.

E il vostro amore sarà un amore fecondo. Il Signore vi ha chiesto di rinunciare ad una famiglia umana per darvi una famiglia più grande. Avrete figli quanti sono le stelle del cielo e i granelli della sabbia del mare e tanti vi chiameranno padre, fratello, amico perché siete gli amici di Cristo.

Essere la Sua persona. Cristo Gesù si rende presente e agisce attraverso di voi. Non esiste al mondo dignità più grande di questa: essere "in persona Christi". S. Tommaso ci dice che quando il prete celebra "persona humana quasi evanescit". È il miracolo che attendiamo da voi quando, consacrando il pane e il vino, ci lascerete intravedere Colui che vi ha mandati.

Mai, cari amici, comprenderete a pieno ciò che sta avvenendo. Papa Wojtyla lo ha chiamato "dono e mistero" e l’ho sentito io esprimere, con forza, la fede nel Sacerdozio quando riferendosi al suo ministero di Pontefice disse che essere "in persona Christi" è molto più di essere "Vicarius Christi".

O formidabile sacerdozio! ................